Come sempre movimentata e partecipata la premiazione svoltasi presso la Villa Comunale di Platania. Alla presenza degli assessori del Comune di Lamezia, Giusi Crimi e Rosario Piccioni, sono stati premiati i vari vincitori di classe. L’occasione è stata propizia per avvicinare qualche protagonista.
Franco Cinelli Team CMS, giunto terzo. “Nella seconda manche sì per come era la strada. Nella prima invece quando ho abbassato la visiera tutta piena d’acqua pensavo che era bagnata sono andato su e ho regalato la gara, però quando si va sul podio va sempre bene. Peccato per le interruzioni: per me dopo Trento e Limabetone come difficoltà il Reventino è molto bella: a me piacciono questo tipo di gare come il Reventino, non apprezzo le autostrade bensì le guidate”. Faggioli imprendibile? “Per il momento sì”. Gli obiettivi di Cinelli? “Divertirmi”. E sull’ambiente? “Molto caloroso, anche quest’anno c’erano molti spettatori, gli organizzatori sono stati brevi”. Nella seconda manche si sono innalzati i tempi, avete tirato via il piede dall’acceleratore? “No, c’era una marea d’olio in pista e rischiare non serve a niente”
Soddisfatto il pilota reggino Carmelo Scaramozzino. “Tutto bene per me, sono contento, peccato per l’asfalto dove c’erano gradini inattesi, ma per il resto tutto a posto. Faggioli? Ha una macchina molto veloce, lui poi è bravo, però io mi posso difendere in mezzo agli altri”. Un giudizio sul Reventino? “Gli organizzatori ci mettono tanto impegno e penso che si meritano tutto questo”. Obiettivi personali? “Penso di fare Gubbio e poi vediamo”.
Non è passata inosservata alla Cronoscalata del Reventino la presenza del costruttore calabrese, di Simeri, Leonardo Elia unico in Calabria dal lontano 2007 e presente con ben 6 macchine (Polizzi, Tommaso Elia, Cuomo datomi in prestito dal carissimo amico Tonino Esposito della Sorrento Sport, poi c’è Piria e Caruso) a questa gara. “E’ una passione che coltivo negli anni – inizia Elia -, anche da ragazzo ma l’ho potuta realizzare solo da qualche anno, quando i miei figli hanno preso in mano la situazione. Ed infatti mio figlio Tommaso corre con una macchina costruita da noi. Sono soddisfatto del Reventino, una gara bellissima che tra l’altro è organizzata splendidamente dagli amici Enzo Rizzo, Rolando Scalise (tra l’altro mia madre è anche una Scalise) e Mario Roppa. Non sto facendo molte gare perché curo di più i clienti: io preferisco che siano i clienti numeri, risultati sui campi di gara. Ho una filosofia diversa dagli altri perché loro portano una vettura vincente, io preferisco che siano i clienti a curarsi la propria vettura e magari a vincere. Qui ha esordito una nostra nuova macchina, la monoposto, l’ho fatto per onorare al meglio questa gara: per me il Reventino è la terza gara per importanza dopo Gubbio e Fasano. Le ho fatte tutte ma il Reventino merita sicuramente il podio perché è cresciuta tantissimo. Oggi venire a correre qui è una grande cosa”
Ed eccoci al pilota lametino Angelo Mercuri vincitore alla guida di una 500 Gruppo Minicar classe 700. “Sono soddisfattissimo e poi ci tenevo in particolare a questa gara soprattutto per mio padre Giuseppe che da quest’anno non c’è più. Sicuramente mi avrà aiutato lui, anzi lo sta facendo in ogni gara, diciamo che stiamo guidando in due. Avevo già vinto lo scorso anno ed in questa edizione ho abbassato nuovamente il record della mia classe. Tecnicamente l’ho trovata un po’ peggiorata in qualche punto e magari avrei potuto abbassare ancora di mezzo secondo. Io corro perché ho nel sangue trasmessa da mio padre con la 500: poi vincere a Lamezia è un’emozione particolare e non vedevo l’ora di finire la gara perché temevo qualche inconveniente alla macchina. Ripeto per me è una grande gioia, poi con un tempo di 4’45” che è un ottima performance”.
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