Un mese indimenticabile per il Team CMS Racing Cars e la scuderia Speed Motor di Gubbio che fanno segnare il primo il sigillo a Paride Macario,  alla Pedavena-Croce d’Aune. Paride è il primo pilota della Speed Motor a realizzare un assoluto e sempre in un appuntamento di valenza tricolore.

Il bresciano di Piancamuno (25 anni compiuti lo scorso 10 agosto) ha centrato il risultato più importante all’ottava salita della sua carriera; poco più di tre mesi fa, allo Spino, Macario si presentò da esordiente con la Lobart/Cms La 01/03 Cn2 e il suo 11esimo piazzamento assoluto fece subito capire che la “stoffa” c’era, eccome! Un altro nono posto alla Trento-Bondone, poi (stessa vettura) il settimo piazzamento al Nevegal con l’assoluto nella Cn e a Popoli con il secondo posto di gruppo. A Gubbio, Macario esce allo scoperto con la Lola Zytek B99/50: terzo assoluto dietro Simone Faggioli e Christian Merli e “re” della E2M. Adesso, il trionfo di Pedavena al volante di quella Lola Evo con motore Judd con la quale aveva sbattuto nella prima manche di prove ufficiali nella crono più sentita, il Trofeo Vallecamonica, cioè la corsa sulle strade di casa. Due settimane per risistemare il bolide ed ecco il capolavoro dal Team CMS alla Cronoscalata bellunese di Pedavena, a dimostrazione anche del carattere che non fa certo difetto al ragazzo: i 7785 metri del tracciato sono stati coperti da Macario in 3’45″64 miglior tempo assoluto di manche della gara. Alle sue spalle con l’Osella Pa 21/S Evo, Omar Magliona secondo a 3″73. Tempo complessivo: 7’36″60 e 13″73 di margine lasciati a Enrico Zandonà su Reynard 883. Inutile stare a rimarcarlo: Paride Macario è la grande rivelazione della stagione in questa specialità.

“Una gradita sorpresa, questo risultato – ha commentato Macario – anche perché l’auto era stata appena sistemata dal mio Team. Debbo per la verità conoscerla ancora meglio e soprattutto capire dove stanno i limiti miei e quelli della vettura, ma mi trovo veramente bene”. È quella con la quale il feeling è maggiore? “Diciamo che ho guidato tre macchine eccezionali, ma è questa che voglio !”. Dallo Spino a oggi, Macario si è fatto un nome. Appuntamento allora per un 2015 da protagonista? “Lo spero! Intanto, potrei chiudere l’annata partecipando alla salita di Cividale, poi vedremo: è una sommatoria di componenti quella che ti permette di esprimerti al meglio. Certamente, da ultimo arrivato della situazione, credo di aver esibito un buon biglietto da visita”

Il Team manager commenta: “Dopo un gran lavoro per rimettere in piedi la vettura, questo risultato ci ripaga di tutti gli sforzi fatti. Alla prima manche di gara dopo aver visto il tempo di Omar ho consigliato al giovane Macario di non rischiare niente e portare solo all’arrivo la macchina. Dato che anche il tracciato non era ancora al 100% dopo la pioggia del sabato. Mentre nella seconda manche le condizioni si erano leggermente migliorate e senza prendere nessun rischio abbiamo migliorato di circa 5 sec il nostro precedente tempo. Il ragazzo sta facendo passi da gigante, alla sua seconda gara in F3000 stiamo già viaggiando sui tempi degli altri piloti ben più esperti di Macario.”